I segni contorti della psiche
Fotografo con la passione della grafica, Edoardo Romagnoli espone da Arte & altro una mostra di grande originalità. Partendo da scarabocchi casuali, Romagnoli elabora, ingrandisce, fotocopia, ottenendo composizioni suggestive che alludono a percorsi della psiche contorti e affascinanti come versioni aggiornate della macchie di Rorschach.
Creativo al telefono
Una mano regge la cornetta del telefono, le parole scorrono a fiumi, e l’altra mano, armata di biro, scivola senza controllo sul bloc-notes a comporre improbabili disegninì senza filo logico, senza significato. Sono i doodles, scarabocchi realizzati mentre si pensa ad altro; Edoardo Romagnoli ha deciso di raccoglierli, ordinarli e reinterpretarli con la macchina fotocopiatrice. II risultato è sorprendente: tolti dal contesto della miniatura senza importanza, i disegnini assumono nel grande formato una dimensione astratta, affascinante e, come dice Rossana Bossaglia nella presentazione, «al servizio della creatività. Quando c’è». I Doodles di Edoardo Romagnoli sono in mostra da «Arte e Altro».
Denis Curti
mostra le opere del fotografo Edoardo Romagnoli
immaginazione al potere
Si chiamano “Doodles”, disegni incoscienti, quei tratti senza significato apparente che facciamo con la penna mentre siamo al telefono; oppure, mentre pensiamo ad altro, lasciando scorrere una sottile vena di libere associazioni
Edoardo Romagnoli, foto grafo che da vent’anni ricerca sempre nuovi stimoli emotivi, ha dedicato a questi segni estremi della memoria la sua ultima opera Da una serie di abbozzi lasciati a caso su un foglio della sua scrivania, ha tratto delle realizzazioni uniche, di ‘ multipla suggestione- Attraverso una tecnica di sovrapposizione e ingrandimento dei disegni con l’utilizzo di una macchina per fotocopie, Romagnoli ha sperimentato varie possibilità di trasformazione della materia grafica- I tracciati della fantasia inconsapevole vengono dilatati, esaminati nelle risultanze più riposte, nei loro segreti; l’irregolarità grafica, banale, dei segno lasciato da una biro, Se ingrandito, diventa una complessa trama di ricami ed incisioni
Eppure, al di là dello stupore, della sorpresa per la mutazione continua delle forme, un’idea ben definita rimane sottesa a questa nuova concezione di Romagnoli. Può essere un’immagine, un timbro
specifico nelle gradazioni del nero; è un elemento che ha richiesto innumerevoli prove e sperimentazioni con la fotocopiatrice (una Canon NPI520.) per ottenere un risultato definito esclusivamente dalla fantasia e corretto dalle emozioni nel corso dell’elaborazione,
Le fotocopie dei «doodles» sono state realizzate su cala Fabriano semiruvida nel loro passaggio finale: si tratta quindi di opere uniche, selezionate appositamente per questa prima esposizione. La mostra presenterà anche un’edizione di fotoincisioni stampate a mano (tre soggetti, tiratura 33 esemplari) e una tela acrilico a
spruzzo. «Doodles» è la nuova realizzazione di Edoardo Romagnoli a due anni di distanza da «ha luna», una serie di immagini fotografiche del satellite che riscosse grande successo in due mostre milanesi del ’91 e del ’92 (al «Diaframma Kodak» e ai «Museo di Storia Naturale»). Una mostra recente, nel marzo del ’93, dal titolo «Gli ulivi è stata tenuta da Romagnoli in occasione della manifestazione «Firenze a tavola»